Il dialetto abruzzese tra i monti della Laga: la vroga delle Trocche

Itinerario e il territorio

Itinerario n. 10 dalle ripe alle Gole del Salinello.

Galeotto sarà il fatale e fatidico itinerario n. 10. Dopo aver percorso questo sentiero sarai per sempre l’ innamorato fedele della terra degli Abruzzo. Il punto di partenza è poco distante dalla imponente e magnifica  fortezza di Civitella del Tronto. Costruita per scopi difensivi e trasformata nel corso del tempo, si eleva sulla zona più alta del paese. È una delle più imponenti opere di ingegneria militare, articolata in un complesso di elementi interdipendenti e complementari, che danno vita ad un organismo difensivo, concepito per rispondere ad esigenze tecniche e funzionali. Il suo insieme si compone di architetture di varie epoche disposte su diversi livelli, collegate tra loro da varie rampe.

Se vuoi saperne di più clikka sul link http://www.fortezzadicivitella.it/

Con ancora negli occhi e nel cuore la potenza e maestosità della fortezza affrontate il mitico itinerario 10.

Itinerario 10 e il dialetto abruzzese

Un tuffo tra natura e storia con una passeggiata di tipo turistico di 2 h, per incontrare le gole, la cascata i profumi ed i cangianti colori e imbatterti nella località

vroga delle trocche

Se sei un viaggiatore curioso e attento la prima domanda che ti passa per la testa è ” cosa significa vroga delle trocche” perchè la magnifica cascata di questo angolo di paradiso si chiama  Lu Cacchèma? “.

I toponimi, come sicuramente saprai caro viaggiatore, non sono mai casuali.

La cascata ha il nome di pentolone e fin qui tutto è molto intuitivo

Qualche approfondimento in più, e la cultura del teramano dott.re Raffaele Di Marcello, svelano l’arcano

Vroga delle trocche = gola della mangiatoia dei porci.

ogni toponimo ci racconta la storia dei luoghi, la fatica dei contadini, le tradizioni, le superstizioni.

Per il percorso dettagliato http://www.gransassolagapark.it/iti_dettaglio.php?id_iti=1597

itinerario 10 e i miti e le legende

Percorriamo valli, grotte preistoriche, rifugi per eremiti ed asceti ed è immediato percepire l’alone mistico che circonda i luoghi, le onde narrano di tesori nascosti e le rocce offrono rifugio ai mazzamurilli: gli gnomi dispettosi che ogni mamma abruzzese minaccia di far incontrare al figlio che non dorme.

Miti e legende che hanno sempre una parte di magica fantasia e una parte di verità.

Qui nell’omonima grotta visse un breve periodo  San Francesco d’Assisi e la sua battaglia con i pidocchi  è ancora impressa nella roccia e…

se vuoi saperne di più un magnifico articolo ti attende

http://discoveryabruzzomagazine.altervista.org/miti-leggende-delle-gole-del-salinello-castel-manfrino/

Questo luogo magnifico consente di immergersi in maniera totale nella cultura  dell’Abruzzo, di assaporarne lo spessore e gustarne la varietà linguistica e antropologica, la visita a  questo territorio regala la sensazione di trovarsi in un contesto naturale e culturale così variegato da essere meritevole di un ulteriore approfondimento.

Torna a trovarci questo è solo un assaggio.

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